Una delle meraviglie della cucina siciliana. A Lampedusa non sarà difficile trovare sapienti custodi della ricetta originale dei Calamari Ripieni («calamari chini» in siciliano), un piatto davvero unico che vi lascerà a bocca aperta.. in attesa di mangiarne altri. 😉
INGREDIENTI
- 7 calamari (peso complessivo 700 gr, già puliti)
- PER IL RIPIENO:
- 4-5 cucchiai di pan grattato
- un tuorlo d’uovo
- una manciata di uvetta e pinoli
- uno spicchio d’aglio tritato
- menta, basilico, prezzemolo
- un pizzico di sale, olio evo
- PER LA SALSA
- 800 gr di polpa di pomodoro pelato
- uno spicchio d’aglio
- un quarto di cipolla tritata
- olio evo, sale, basilico e menta
ISTRUZIONI
Pulire i calamari e tagliare i tentacoli a pezzettini.
In una padella far dorare uno spicchio d’aglio con olio evo e soffriggere i tentacoli fin a quando cominceranno a “scoppiettare”. Nel frattempo, preparare in una ciotola il ripieno mescolando il pangrattato con uvetta e pinoli, aglio tritato, menta, prezzemolo e basilico tritati, due cucchiai di olio e un pizzico di sale, mescolare bene per insaporire. Quando i tentacoli sono soffriti aggiungere questo condimento e per un minuto mescolare. Spegnere il fuoco e far raffreddare, quando è già freddo aggiungere un tuorlo d’uovo e mescolare bene. L’uovo serve per legare meglio il tutto, non guasta il gusto ma volendo si può anche omettere.
A questo punto riempire i calamari ma non fino all’orlo, lasciare un po’ di spazio per poi chiuderli con uno stecchino. Quando sono tutti pieni scaldare dell’olio in una padella e soffriggerli fino a quando saranno dorati da ogni parte e cominceranno a scoppiettare, sfumare con mezzo bicchiere di vino.
Nel frattempo, in un tegame soffriggere la cipolla con l’aglio in olio evo, aggiungere il pelato e del basilico e menta, far sobbollire per una decina di minuti, a questo punto aggiungere i calamari soffritti (con l’eventuale olietto che si è prodotto) e far cuocere per mezz’ora circa.
CONSIGLI
Assicuratevi che i calamari siano ben puliti, si rischia altrimenti di alterare il sapore del piatto.
Foto: dal web